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Il Vangelo del giorno – 30 Maggio – Fate tutto rendendo grazie

Il Vangelo di oggi: Mc 11, 27-33

farisei

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Commento al Vangelo di oggi: Fate tutto rendendo grazie

Ti rendiamo grazie, Signore, perché apri il nostro cuore all’ascolto della tua parola. Ti lodiamo per i tuoi benefici, a te cantiamo per esprimere la nostra fede e il nostro amore. Donaci il conforto della tua protezione in ogni circostanza della vita, fa’ che siamo fedeli nell’osservare i tuoi comandamenti, perché possiamo trovare in te la gioia perfetta. Ti rendiamo grazie, Signore, per tutti i tuoi benefici, che sempre ci concedi nella tua bontà.

I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani pretendono di sapere con quale autorità egli agisca, ma lui preferisce il silenzio. Non potrebbero capire. Meglio, non potrebbero accogliere una verità diversa da quella in cui hanno sempre creduto fino ad allora. È solo entrando nella sua luce che si può vedere. In quello stile, anche sua madre Maria, “meditava nel suo cuore” gli eventi che accadevano a lei e al figlio. È lì, nella preghiera e nella meditazione che si può tentare di capire.. di intuire. Don Tonino Bello Maria ce la ritrae così in un bellissimo suo scritto: “Santa Maria, donna del silenzio, riportaci alle sorgenti della pace. Liberaci dall’assedio delle parole. Da quelle nostre, prima di tutto. Ma anche da quelle degli altri. Santa Maria, donna innamorata, facci capire che l’amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall’unico incendio di Dio. Santa Maria, donna bellissima, riconciliaci con la bellezza. Facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo. Santa Maria, donna del popolo, insegnaci a condividere con la gente le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce che contrassegnano il cammino della nostra civiltà. Santa Maria, donna del primo passo, quando il peccato ci travolge, e ci paralizza la vita, non aspettare il nostro pentimento. Previeni il nostro grido d’aiuto. Santa Maria, donna coraggiosa, tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci col tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità. Santa Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Tu hai predetto che tutte le generazioni ti avrebbero chiamata beata. Ebbene, tra queste generazioni c’è anche la nostra”. Maria e Gesù attingono la verità dalla sorgente dell’amore di Dio stesso.

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